martedì 16 dicembre 2008

Abruzzo Day After discorso di Veltroni su scandalo nel PD. Di Pietro crescita Italia dei Valori

Si è conclusa da poco la tornata elettorale in Abruzzo, i due giorni di votazione sono stati caratterizzati da un forte astensionismo, infatti solo il 52,97% degli abruzzesi è andato alle urne.
Lo spoglio dei voti ha sancito l'elezione di Gianni Chiodi (Pdl) a presidente della Regione con il 48,81% contro il 42,67% andato a Carlo Costantini (Idv) sostenuto da Pd, IdV, Prc, La Sinistra, Pdc, Ps e Democratici per l'Abruzzo.
Per molti giornalisti non si può trattare di un test probante per il governo, causa situazioni particolari occorse ai membri dirigenti del PD. Si sostiene che molti elettori del centro sinistra abbiano preferito astenersi oppure dare la propria preferenza all’Italia dei Valori.
Veltroni ha commentato così durante il ‘Day After’ la pesante flessione di consensi del proprio partito “Il voto di ieri in Abruzzo ci consegna un risultato particolarmente negativo che va guardato in faccia nella sua dimensione reale e non spiegato con un malefico sguardo politicista. Un voto che indica ragioni di malessere sociale e di critica verso un certo modo di fare politica. Sento la necessità di fare ancora di più per il Pd”. Nel proseguire il leader del centro sinistra è stato duramente criticato dagli organi di stampa per una frase in particolare al termine del proprio discorso “Ogni volta che il vecchio si aggrappa ai nostri piedi, noi paghiamo un prezzo. Quando invece il Pd è il Pd, i risultati sono venuti” chiaro riferimento agli alleati interni, quasi per discolparsi e distribuire la colpa su tutto lo schieramento.
Come se non bastasse, è notizia di ieri, che il Sindaco di Pescara D’alfonso è stato messo ai domiciliari per aver ricevuto delle tangenti, dal valore complessivo di circa 200mila euro, dai dirigenti di Air One, in cambio di favori a livello amministrativo per gare di appalti truccate. D’alfonso dichiara “Ho consegnato le dimissioni in data 9 dicembre perché ero avvenuto a conoscenza di essere stato indagato, penso che sia giusto che la giustizia faccia il suo corso, nonostante questo chiarirò a chi di dovere la mia posizione.”. Per l’onerevole Finocchiaro la situazione va approfondita“ Questa impressionante successione di fermi unilaterali fanno ipotizzare ad una azione politica chiara, le mele marce sono in tutti gli schieramenti non riesco a capacitarmi del perché si indaghi solo su esponenti del PD”.
Tornando al risultato elettorale, l’Italia dei Valori si ritiene soddisfatta avendo ottenuto il 15,3% dei consensi. Ma protesta su certi commenti fatti da persone vicine al PDL che hanno parlato di vittoria netta. Di Pietro non perde l’occasione e sfoggia una insospettabile conoscenza matematica “Alle urne si è presentato solamente il 50% degli abruzzesi e di questo solo la metà ha espresso la preferenza per il candidato del PDL. Questo significa che gli organi della regione saranno appoggiati solo da 1 cittadino su 4,inoltre credo che si sia infranto un record negativo, altro che trionfo, ci sarebbe da riflettere.”
Il governo dal canto suo proclama una vittoria importante e si ritiene soddisfatto dell’esito elettorale “ce lo aspettavamo, anche l’elettorato di sinistra sta capendo chi tra i politici voglia veramente il bene del paese e chi si siede su una poltrona per curare i propri teatrini”.
Infine l’opinione comune sulla sconfitta del PD è il rafforzamento dell’IDV, da merito a Di Pietro di essere l’unico politico che si impegna a fare una vera opposizione al Governo , comunque agevolato delle divisioni interne nel PD tra chi vorrebbe il dialogo e quelli che gradirebbero una linea più dura. Non viene ritenuto preoccupante l’indebolimento del PD e la crescita dell’IDV nell’immediato futuro, perché l’interesse comune rimane quello di creare più problemi possibili al governo.Si pensa che il problema sarebbe sotto gli occhi di tutti se l’opposizione vincesse le elezioni politiche del 2013, a quel punto ci vorrebbe una discreta forza di intenti per appianare le differenze ideologiche, senza dimenticare la possibile ricomparsa in parlamento della Sinistra più radicale che certamente sarebbe in rottura con le idee moderate della coalizione PD e IDV.

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